• Home
  • Bio
  • Album
  • Video
  • Gallery
  • News
  • Contatti

admin

divider

La grande famiglia degli strumenti a fiato : gli Ottoni

29 Ottobre 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi

Un tubo, un semplice tubo. Questa, e poco d’altro, è l’essenza di qualunque strumento della famiglia degli Ottoni, aerofoni dal suono brillante e potente, a volte persino esplosivo, ma non di rado capaci di creare anche atmosfere molto dolci ed evocative. Una famiglia molto ampia, formata da parenti di dimensioni e forme diverse ma sostanzialmente riconducibili a quattro capostipiti: il Corno, la Tromba, il Trombone ed il Basso Tuba.

89DFHL__48625_zoom

Iniziamo con il Corno, lo strumento “nobile” della famiglia, dal suono cupo e lontano, ricorda paesaggi boscosi e immensi, oppure pendii montani dagli ampi orizzonti. Le sue origini, come d’altronde quelle degli altri ottoni, risalgono a millenni fa, quando i corni di animale (di bue, di montone) venivano utilizzati per emettere segnali sonori in guerra o durante la caccia o anche nelle le attività quotidiane della comunità; per esempio, il popolo ebraico lo chiama Shofar e ancora oggi lo utilizza come nei riti religiosi come strumento di chiamata simbolica, a cui sono legati precisi significati.

Quattro o più corni moderni possono costituire un insieme molto suggestivo:

La forma particolare, rotonda e luccicante, lo rende facilmente riconoscibile in orchestra e il suo suono, che può essere molto potente, può ottenere anche sfumature di grande dolcezza. Ascolta questo breve solo dalla 3^ sinfonia di Brahms:

trumpet

La Tromba, sorella minore del Corno, non ha bisogno di presentazioni. Costruita in varie fogge e misure, da sempre ha un suo posto particolare nell’immaginario popolare. Per secoli strumento militare per eccellenza, con il jazz ha trovato una sua collocazione più ardita, dimostrando di avere grandi capacità espressive e virtuosistiche. Ne ascoltiamo due esempi: dapprima la tromba virtuosistica di stampo classico:

Poi la tromba nel jazz, un orizzonte completamente diverso:

trombone

Simile alla tromba ma ben più grande, il Trombone, dal suono potente e maestoso, ha potuto fruire sin dal Rinascimento del sistema della coulisse (in italiano, il tiro), un doppio tubo scorrevole che già allora permetteva di suonare l’intera scala cromatica [per semitoni] che era proibita agli altri strumenti della famiglia. Molto usato dalla scuola veneziana, nell’ambito della musica religiosa rinascimentale (1500-1600) e successivamente di quella militare, non ebbe però grande fortuna sino al secondo ‘800 e solo nel ‘900, con il Jazz, troverà una definitiva consacrazione uscendo dallo stato di relativa scarsa considerazione dei secoli precedenti, che gli vedeva preferito il corno, dal timbro più morbido. Proprio il Jazz ne valorizza le caratteristiche sonore, la potenza e l’aggressività. Attualmente gode dello status di strumento molto popolare. Esiste anche nella versione a pistoni, più utilizzata nelle bande cittadine a causa della sua (relativa) maggior semplicità d’uso.

Ascoltiamo due esempi del suono del trombone:  il primo, più classico, il famoso solo del Bolero di Maurice Ravel:

il secondo, in ensemble:

basso tuba
Basso tuba (o Tuba bassa)
sousaphone2

Il Basso Tuba, strumento maggiore di un’intera famiglia, le Tube, appunto, rappresenta il basso degli ottoni, un po’ come il Contrabbasso lo rappresenta per gli Archi. Dal suono massiccio e profondo, molto grave, è relativamente giovane – nasce a metà dell’800 – e costituisce, nell’orchestra romantica e poi in quella del ‘900 un elemento timbrico molto importante che dà corposità al suono. Ne esiste anche una versione americana, chiamata Sousaphone, dal nome di John Philip Sousa, compositore americano che lo ideò, particolarmente adatta all’uso nelle marching band, le bande marcianti, così amate dal pubblico americano.

Ecco il Basso tuba in veste solista, nel Concerto per Basso tuba e orchestra di Ralph Vaugan Williams:

cornetta
Cornetta

Abbiamo indicato questi quattro strumenti come i capostipiti della famiglia, ma la famiglia degli ottoni è molto più ampia, ne esistono di forme e dimensioni svariate. Fra i più diffusi ecco l’intera famiglia dei Flicorni, tutti a canneggio conico: sopranino, soprano, contralto (genis), tenore, baritono (bombardino), basso e contrabbasso; inoltre laCornetta, derivata dal corno di posta, somigliante nella forma e nel suono alla tromba, ma anch’essa dotata di un canneggio prevalentemente conico che le dona un suono più morbido:

flicorno contralto
Flicorno soprano

Per capire meglio la strana famiglia musicale degli Ottoni, è necessario comprenderne il funzionamento. Non ci sono corde o membrane, a vibrare sono le labbra del suonatore. Proprio così, le labbra, che appoggiate in una maniera particolare sull’imboccatura, vibrando,

BOMBARDINO

Flicorno baritono (Bombardino)

mettono a loro volta in vibrazione la colonna d’aria contenuta nel tubo e, a seconda della lunghezza e della pressione esercitata, producono una serie di note – gli armonici – la cui frequenza ha un preciso rapporto matematico con quella fondamentale.

La fondamentale è la nota più grave che il tubo stesso può produrre. Se si aumenta la pressione, con l’aumento delle vibrazioni del labbro dell’esecutore, la colonna d’aria vibrerà più velocemente producendo note le cui frequenze sono multipli matematici della fondamentale. La fisica degli ottoni è complessa e noi ci fermiamo qui, ma una cosa abbiamo capito: che il tubo da solo non può produrre tutte le note della scala ma solo una certa quantità, che sono matematicamente legate alla prima.

brasspartials
La serie degli armonici prodotti dagli ottoni. Il primo armonico è detto fondamentale, gli altri 2° armonico, 3° armonico, 4° armonico e così via.

Gli strumenti antichi, fino ai primi dell’800 potevano infatti produrre solo un numero limitato di note, con la sola eccezione del trombone, che già nel ‘500 era munito di una parte del tubo scorrevole, chiamata “coulisse” – in italiano, “tiro” – che permetteva di allungare o accorciare il tubo dello strumento a piacimento.

baroquetrumpet3j
Tromba barocca (naturale)

Se osservi con attenzione la serie degli armonici puoi notare che salendo verso l’acuto il loro numero aumenta. E’ per questo che già nell’antichità le trombe naturali,riuscivano a destreggiarsi avendo una sufficiente quantità di note a disposizione. Nel corno non era così ed i cornisti dovevano arrangiarsi utilizzando la mano nel padiglione che permetteva di modificare il suono creando la scala… con le mani.

Nel filmato che segue  potete ascoltare il solo dei corni dal II movimento dell’8^ Sinfonia di Ludwig Van Beethoven (composta nel 1813), suonato con strumenti dell’epoca (corni naturali della fine del ‘700). Noterai che i due cornisti suonano modulando il suono con le mani del padiglione proprio per produrre le note che altrimenti non sarebbero eseguibili (e se ascolti con molta attenzione ti puoi accorgere che nonostante la bravura dei due esecutori non tutte le note suonano alla stessa maniera; questo perché alcune, richiedendo di chiudere parzialmente il padiglione con la mano, risultano decisamente meno sonore).

Non ne sei convinto? Allora prova a riascoltare lo stesso “solo” suonato con due corni moderni:

La differenza di sonorità è evidente: timbro più scuro (bellissimo!) ma poco equilibrato per gli strumenti antichi, più brillante e più uniforme per quelli moderni. E già che ci sei, forse avrai notato che l’orchestra moderna è accordata più acuta. Infatti col passare dei secoli l’accordatura dell’orchestra è andata sempre più salendo (da La³ 430 a La³ 440-442, cioè 442 vibrazioni al secondo), per garantire suoni più brillanti.

[Queste ultime osservazioni – uniformità del timbro e accordatura – potranno, a tutta prima, sembrarti un po’ difficili da verificare ma con un po’ di pazienza e di attenzione sarai in grado di farlo anche tu!]

pistoni
Schema di funzionamento dei pistoni

Torniamo ai nostri tubi. Come risolvere il problema delle note mancanti mettendo questi strumenti così rudimentali in grado di suonare tutte le note della scala, similmente agli altri strumenti dell’orchestra? Ci pensa un costruttore tedesco, Heinrich Stoelzel (1777-1844), applicando per la prima volta delle speciali valvole, che noi chiamiamo pistoni, capaci di mettere in collegamento il tubo principale con altri piccoli tubi secondari allungando così l’intero canneggio dello strumento. Modificando la lunghezza dello strumento cambia l’intonazione ed è così possibile produrre le note che prima non erano disponibili. Montando tre pistoni è possibile ottenere altre sei posizioni (2° pistone, mezzo tono sotto; 1°, un tono sotto; 1°-2° o 3° un tono e mezzo sotto; 2° e 3°, due toni sotto; 1° e 3°, due toni e mezzo sotto; 1°, 2° e 3° , tre toni sotto) che permettono di ottenere tutte le note.

Per esempio: se suono un armonico naturale FA, col 2° avrò MI, col 1° MIb, col 3° RE, ecc. Se suono un armonico naturale Do, col 2° avrò SI, col 1° SIb, ecc…

Semplice, no? [Dai non è poi così difficile, si tratta solo di allungare il tubo aggiungendone un altro pezzo… :-)]

cilindri
Spaccato di un cilindro

Così dal primo ‘800 in poi questi nuovi strumenti muniti di pistoni o di cilindri[sono simili ai pistoni ma ruotano orizzontalmente invece di scorrere verticalmente] vanno sempre più diffondendosi, ampliando notevolmente le possibilità degli strumenti della famiglia. Successivamente, con la metà del secolo XIX nasce anche il Basso tuba, strumento che non esisteva in versione naturale. Col ‘900, inoltre, l’avvento del Jazz regala un ruolo speciale alla tromba ed al trombone: gli ottoni acquisteranno ulteriori possibilità tecniche (maggior agilità, estensione, potenza) e timbriche (possibilità di produrre colori sonori più vari).

imb_tromba
Imboccatura da Tromba

Ma il suono come viene prodotto? Abbiamo già detto che sono le labbra dell’esecutore a vibrare (buzzing) dentro l’imboccatura (in inglese mouthpiece). Tromba, trombone e basso tuba usano imboccature simili, differenti solo per le dimensioni, più piccola quella della tromba, molto grossa quella del basso tuba. Nel corno, invece, abbiamo un’imboccatura di forma diversa, più conica, che dona allo strumento, che ha un canneggio totalmente conico, un timbro molto particolare, più morbido ed evocativo.

horn_mouth
Imboccatura da corno

Tutti questi strumenti possono essere suonati anche inserendo apposite sordine: ne esistono di vario tipo, in legno, metallo, plastica e producono effetti di “compressione” del suono differenti a seconda del tipo di strumento e di materiale. La più curiosa è la cosiddetta sordina wah-wah [si pronuncia uauà]:

Gli ottono sono veri e propri “strumenti idraulici”? Perché producono acqua!

key

Infatti, il vapore acqueo del fiato, a contatto col metallo più freddo, tende a condensarsi nei tubi e deve essere via via scaricato per mezzo di apposite valvoline oppure estraendo parte del canneggio, appositamente sezionato (le pompe, che servono anche per intonare lo strumento). Questa piccola valvola di scarico, che in inglese si chiama “water key“, è normalmente posizionata all’inizio dello strumento, nella “canna d’imboccatura”, dove maggiormente si forma la condensa.

Fonte: https://pensoinmusica.org/2017/11/01/strumenti-a-fiato-ottoni/

La Musica come Terapia

24 Settembre 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi

La musica è un aspetto importante della nostra esistenza e, ne siamo certi, lo è sempre stato. Sappiamo, infatti, che già nell’antichità quest’arte era particolarmente apprezzata, e che era fondamentale nella formazione dell’individuo.

Ognuno di noi, sin da quando si trova nel grembo materno, è soggetto all’ascolto di diversi suoni. L’uomo ha da sempre valorizzato la musica perché consapevole del fatto che ascoltare una semplice melodia o determinate frasi, possa farci provare un’ampia varietà di emozioni in modo immediato, forse più di quelle che ci trasmettono molte altre arti. Essa è divenuta una parte fondamentale della nostra quotidianità, ed è ora molto più accessibile poiché ne siamo totalmente circondati.

Il più delle volte associata ad un particolare stato d’animo, una canzone può farci sentire tristi, rilassati, arrabbiati o energici. Per esempio, toni classici causano conforto, al contrario toni cupi possono anche portare chi ascolta a provare disagio. Quest’arte ha quindi un impatto notevole sulla nostra persona, e non dovrebbe sorprenderci se la musica è anche usata per trattare determinate patologie, perché rende la soglia del dolore più alta. Se ha effetti così grandi, perché non sfruttarla ancor di più e renderla una terapia? Negli ultimi anni, le melodie sono state utilizzate anche per cercare di curare malattie fisiche e soprattutto mentali, o almeno per alleviare i sintomi di alcune patologie.

In realtà, l’utilizzo della musica in ambito medico non si è diffuso di recente ma proviene direttamente dall’Antica Grecia: secondo i Greci questa doveva essere considerata una vera e propria medicina per l’anima dell’uomo. Già millenni fa, si pensava che l’utilizzo della musica potesse permettere la cura di un organo, il miglioramento della psiche e il ripristino del nostro equilibrio interiore. Oggi, l’ascolto di alcuni suoni aiuta a migliorare i sintomi di malattie come l’autismo, l’insonnia o la depressione. Ma bisogna sempre stare attenti, poiché altri possono causare agitazione e peggiorare situazioni già gravi. Per ottenere effetti postivi, bisognerebbe ascoltare ciò che il paziente in questione preferisce, e far sì che la cura sia un processo lungo e costante.

La musicoterapia ha comunque a che vedere con ognuno di noi, poiché tutti riescono ad esprimere e a percepire in modo migliore ciò che sentono e provano quando ascoltano certi suoni, pur non comunicando verbalmente con nessuno. Spesso e volentieri, il silenzio diventa assordante e causa un nostro distacco dalla realtà, ma un sottofondo musicale ci aiuta a rilassarci e ci fa stare bene, aiutando la nostra mente a riordinare i pensieri e a capire più in profondità ciò che proviamo nella vita reale. La musica è quindi un bene prezioso, una risorsa verso cui, aldilà dei nostri gusti personali, possiamo fare appello in ogni momento. Negli ultimi anni, è diventata così importante che non sarebbe di certo facile vivere senza di essa. Saremmo mai disposti a farne a meno?

Fonte:https://www.noisiamofuturo.it/2018/11/04/la-musica-terapia/

Gli Eventi Live di Agosto

5 Agosto 2019 by Ottoni Animati
Eventi Live

Ecco i luoghi dove potrete vederci live nel mese di agosto.
*Per info sulle date contattateci al +39 320 829 00 77 o all’indirizzo email info@ottonianimati.it

 

  • 03/08 – Scopello
  • 05/08 – Evento Privato
  • 10/08 – Lido Momar (TP)
  • 11/08 – Favignana
  • 13/08 – Novara di Sicilia
  • 14/08 – Gratteri
  • 15/08 – Evento Privato – 19:30Palazzo Adriano 00:00
  • 16/08 – Casteldaccia
  • 17/08 – Gangi
  • 18/08 – Cefala Diana
  • 19/08 – Pozzallo
  • 20/08 – Campofelice di Fitalia
  • 22/08 – Lercara Friddi
  • 29/08 – Evento Privato

Buseto Palizzolo – 26 Agosto 2019

29 Luglio 2019 by Ottoni Animati
Eventi Live



Backstage Sicilia Cabaret per Made in Sud – Rai2

10 Luglio 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi



Gli Eventi Live di Luglio

9 Luglio 2019 by Ottoni Animati
Eventi Live

“Il Video degli Ottoni” – a Torre di Ligny con i fans

5 Luglio 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi

Abbiamo deciso di girarlo a Trapani per far vedere che la città continua a vivere a denti stretti e adesso più che mai serve la collaborazione di tutti.

Eravamo in tantissimi ed abbiamo mandato un messaggio forte.
Gestori di locali, ragazzi, grandi e bambini tutti a ballare al tramonto a Torre Di Ligny!

Gli Ottoni Animati a #FuturaMarsala – scuola del futuro – 16 Maggio

15 Maggio 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi

Gli spettacoli di #FuturaMarsala

Innovazione, digitale, workshop ma anche tanti eventi artistici per Futura Marsala, dal 16 al 18 Maggio a Marsala. Un progetto del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca coordinato dal Liceo Statale “Pascasino” di Marsala.

Tre giorni in cui studenti, docenti, dirigenti esperti della formazione si incontreranno sulla scuola del futuro. Tre giorni di lavori con gli studenti che si cimenteranno nelle simulazioni e nelle competizioni sulle Smart City, le città del futuro, e sul patrimonio culturale del Mediterraneo.

Nel programma di #FuturaMarsala sono previsti diversi momenti culturali e artistici. La festa continua all’uscita del teatro con gli Ottoni Animati, la band itinerante sarà in testa alla parata che attraverserà tutti i luoghi di #FuturaMarsala del centro storico della città.

Giovedì è soprattutto il giorno del Videomapping, una performance straordinaria in Piazza della Repubblica che celebrerà, attraverso la tecnologia, la storia, l’architettura, il paesaggio della città con una video proiezione sulla facciata della Chiesa Madre. Un evento unico per la città e per la provincia di Trapani. Simili performance sono state realizzate sui monumenti e sugli edifici storici delle più importanti città del mondo. L’appuntamento è dalle 21.30 alle 24. Intervalleranno il videomapping un flashmob e l’esibizione di musica digitale della Pepo’s Band del Conservatorio Scontrino di Trapani.

Gli studenti delle scuole saranno protagonisti di #DigitalArt, #DigitalMusic, #DigitalFood, #DigitalGreen, show, esibizioni e laboratori a cura degli studenti e dei talenti del territorio, giovedì 16 e venerdì 17 Maggio.

#FuturaMarsala si chiude al Teatro Impero sabato 18 e in quell’occasione si esibiranno i ragazzi del Liceo musicale di Alcamo con uno spettacolo di musica digitale e gli studenti del Liceo coreutico di Modica con uno spettacolo innovativo di danza contemporanea.

fonte: http://www.marsalalive.it

“Ten years experience”: Ottoni animati presentano l’ultimo album al Teatro Vito Zappalà

26 Marzo 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi

La band Ottoni animati presenta il suo nuovo album dal titolo “Ten years experience”, sabato 30 marzo alle 21 al Teatro Tenda Franco Zappalà, con la partecipazione di Marcello Mazzarella.

Un viaggio musicale che è il frutto di oltre dieci anni di esperienze, contaminazioni, incontri.

Un mix che rimanda a musiche esplosive e coinvolgenti proprie di certe aree D’Europa, ma non solo, e che allo stesso tempo conserva una sua fortissima specificità: non potrebbe che essere nato in Sicilia.

[Fonte: Balarm: https://www.balarm.it/eventi/ten-years-experience-ottoni-animati-presentano-l-ultimo-album-al-teatro-vito-zappala-100512]

“Ten years experience”, un album e un concerto: gli Ottoni Animati al Teatro Franco Zappalà“

25 Marzo 2019 by Ottoni Animati
Dicono di noi

Un viaggio musicale che è il frutto di oltre dieci anni di esperienze, contaminazioni, incontri. Si chiama Ten years experience il nuovo album della band Ottoni animati, che verrà presentato sabato 30 marzo alle 21 al Teatro tenda Franco Zappalà (via Autonomia Siciliana, 123, a Palermo), con la partecipazione di Marcello Mazzarella.

Ne ha fatta di strada, questo gruppo nato nel 2008 da un’idea di Alessandro Mancuso e Alberto Anguzza. Con un progetto ambizioso: quello di riportare le sonorità e il coinvolgimento delle bande siciliane di nuovo in mezzo alla gente, di rivivere quei momenti di festa anche attraverso contaminazioni e sperimentazioni. Un mix che rimanda a musiche esplosive e coinvolgenti proprie di certe aree d’Europa, ma non solo, e che allo stesso tempo conserva una sua fortissima specificità: non potrebbe che essere nato in Sicilia.

“In questo nostro nuovo lavoro, Ten years experience, abbiamo voluto ricreare un vero e proprio viaggio sonoro, in cui tanta influenza hanno avuto gli incontri artistici e umani che abbiamo fatto in questi dieci anni. Insomma – dice Alberto Anguzza, leader del gruppo – vogliamo condurre per mano chi ascolta, alla scoperta di un e proprio nuovo mondo ottoniano, che amalgama tradizione e avanguardia. In più, ci avvaliamo di collaborazioni con artisti nazionali ”.

Il continuo lavoro di ricerca degli Ottoni animati ha dato i suoi frutti negli anni, attraverso collaborazioni con artisti del calibro di Vinicio Capossela e Nick the Nightfly e concerti in tutto il mondo: da Londra a Bilbao, da Sofia a Valencia fino ad arrivare negli States. Nel 2018, gli Ottoni sono stati scelti come band rappresentativa siciliana al Columbus Day di Chicago. Non sono mancate le partecipazioni in tv: da Linea Blu a Festa Italiana, passando anche per Italia’s got talent.

Un talento, quello della band siciliana, già ben visibile nel primo cd, La marcia del Sud – uscito nel 2010 e prodotto da Nova Terra Srl – in cui la musica si fa globale e locale ed un tempo. Nel 2018, anno del loro decimo anniversario, gli Ottoni animati hanno dato avvio al tour “Street Life 2018”, con esibizioni in tutta Europa. Ora è tempo di un nuovo viaggio, con Ten years experience e un bagaglio di musica, incontri e… Ottoni animati. Management: Nicola Di Grigoli.

“

[Fonte: Palermo Today – http://www.palermotoday.it/eventi/concerto-ottoni-animati-teatro-franco-zappala-30-marzo-2019.html]
Older News »

Ultime News

  • La grande famiglia degli strumenti a fiato : gli Ottoni
  • La Musica come Terapia
  • Gli Eventi Live di Agosto
  • Buseto Palizzolo – 26 Agosto 2019
  • Backstage Sicilia Cabaret per Made in Sud – Rai2

Categorie

  • Dicono di noi
  • Eventi Live

Ten Years Experience – Il CD

Acquista il nostro nuovo album a soli 10€

Prossimi Eventi

divider
  • No upcoming events scheduled yet. Stay tuned!
  • Vedi Altro

Copyright © 2019 Ottoni Animati.

Sito realizzato da Interactive Minds

ASCOLTA IL NUOVO ALBUM Scarica le tracce al prezzo speciale di soli 0,99€ divider Ignora

Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.OkInformativa sulla Privacy